giovedì 19 febbraio 2009

MA UNA VOLTA L'UNIVERSITA' NON ERA UN VANTO PER IL NOSTRO PAESE???

Quest'anno a settembre,dopo un'estate di ponderazione,ho fatto il passaggio dalla L.S in Linguistica alla L.M in Teorie della Comunicazione. Devo dire che,fatta eccezione per un caro sagretario che mi ha veramente saputo aiutare,tutta la parte burocratica della situazione non è stata per niente facile da affrontare. File interminabili in segreterie dove,non solo troppo spesso non sanno bene come aiutarti,ma dove ti fanno anche pesare il fatto di essere andato li farli un pò lavorare,e poi..fai la fila per consegnare un modulo,cerca quel dato segretario per consegnarlo un altro,e poi torna nuovamente in segreteria per l'ennesimo modulo...la nostra vita universitaria è tutta scandita da moduli...che cosa orrenda! La parte migliore poi arriva quando oramai in prossimità dell'inizio el secondo semestre vai in segreteria didattica a chiedere se gli esami che hai sostenuto l'anno prima ti vengono tutti riconosciuti,e il segretario che,quasi un pò in imbarazzo, ti annuncia che della tua carriera universitaria non se ne sta occupando proprio nessuno...non c'è dato sapere quale sarà la nostra sorte! Ma io mi chiedo...ma com'è possibile che arrivati a metà anno accademico i vari consigli dei corsi di laurea non abbiano,non solo approvato o no la tua carriera universitaria,ma neanche ritirato in segreteria i nostri moduli...questa cosa mi lascia veramente allibita e anche un pò delusa!non gliene frega proprio niente a nessuno di noi...siamo solo dei semplici studenti che ogni anno paghiamo una marea di soldi "buoni" per avere una cultura e ai quali di buono non viene restituito proprio niente...o quasi! Combattere con questa burocrazia universitaria è veramente difficile e stancante...

martedì 3 febbraio 2009

LA RETE COME LA VITA "Sette abitudini di persone altamente connesse" di Stephen Downes

Leggendo questo articolo ci sono stati due punti che mi hanno colpito molto e che hanno suscitato in me delle considerazioni.
Nel punto 4 Downes dice che:“non bisogna cercare un vantaggio per vivere in un mondo connesso. Bisogna condividere senza pensare a ciò che si ottiene in cambio. Si tratta di condividere senza preoccuparsi dei cosiddetti “free riders”,cioè coloro che si avvalgono del tuo lavoro”. Queste sono regole non solo del “mondo connesso”,ma anche del “mondo reale”. Nella vita bisogna essere altruisti bisogna,come dice Stephen Downes,condividere ma senza cercare sempre un riscontro,un vantaggio per noi. “In un mondo connesso fa piacere sentirsi utili,necessari”,premettendo che,secondo me,tutti siamo utili ma nessuno è necessario,questo vale anche per la vita vera. E diciamocelo pure,ogni tanto fa proprio bene sentirsi utili e sapere che qualcuno grazie a te può avere dei vantaggi. Io per esempio,questo semestre ho deciso di sistemare gli appunti del corso di psicologia e condividerli con i miei compagni di corso (quelli che Downes definirebbe i miei free riders),beh non credo che per nessuno il mio lavoro sia risultato necessario,ma ho la certezza che per molti è stato decisamente utile.
Mi è piaciuto molto anche il pensiero che Stephen Downes ha esposto nel punto 6: “offline le persone collaborano. Aderiscono a squadre,condividono obiettivi e lavorano insieme. Online le persone invece cooperano. Tessono la rete. Le persone contribuiscono ognuna con la propria parte,creata per lasciare la propria “impronta”. Nel mondo,sia virtuale che reale,è molto importante il concetto di COOPERAZIONE. Se nella vita si agisce sempre da soli,possiamo sicuramente fare un buon lavoro,ma se invece cooperiamo,o per dirla come Downes siamo online,il lavoro che otterremo sarà sicuramente migliore...L'UNIONE FA SEMPRE LA FORZA!!!

lunedì 2 febbraio 2009

UN NOME UN MITO....GRANDE RAFA NADAL




http://it.youtube.com/watch?v=heGaAh1dzQo
Non c'è versi....questo programma non mi vuole proprio caricare i video,bisogna accontentarci del link. Ieri mi sono vista la finale degli Australian Open,e dopo un sudatissimo 7-5/3-6/7-6/
3-6/6-2,Rafa s'è portato a casa per la prima volta anche questo titolo. Il primo spagnolo a vincere gli Australian Open,e a soli 22 anni...lui è un grande!!! Così m'è venuta la voglia di andarmi a riguardare la partita di tennis più bella che abbia ma visto...la finale di Wimbledon 2008...gente che emozione!!! Anche per i non appassionati di tennis credo che sia una bella cosa da vedere,che passione e che tenerezza!!! Un vero campione è colui che sa dimostrare le proprio emozioni...!!! RAFA SEI UN MITO!!!