martedì 3 febbraio 2009

LA RETE COME LA VITA "Sette abitudini di persone altamente connesse" di Stephen Downes

Leggendo questo articolo ci sono stati due punti che mi hanno colpito molto e che hanno suscitato in me delle considerazioni.
Nel punto 4 Downes dice che:“non bisogna cercare un vantaggio per vivere in un mondo connesso. Bisogna condividere senza pensare a ciò che si ottiene in cambio. Si tratta di condividere senza preoccuparsi dei cosiddetti “free riders”,cioè coloro che si avvalgono del tuo lavoro”. Queste sono regole non solo del “mondo connesso”,ma anche del “mondo reale”. Nella vita bisogna essere altruisti bisogna,come dice Stephen Downes,condividere ma senza cercare sempre un riscontro,un vantaggio per noi. “In un mondo connesso fa piacere sentirsi utili,necessari”,premettendo che,secondo me,tutti siamo utili ma nessuno è necessario,questo vale anche per la vita vera. E diciamocelo pure,ogni tanto fa proprio bene sentirsi utili e sapere che qualcuno grazie a te può avere dei vantaggi. Io per esempio,questo semestre ho deciso di sistemare gli appunti del corso di psicologia e condividerli con i miei compagni di corso (quelli che Downes definirebbe i miei free riders),beh non credo che per nessuno il mio lavoro sia risultato necessario,ma ho la certezza che per molti è stato decisamente utile.
Mi è piaciuto molto anche il pensiero che Stephen Downes ha esposto nel punto 6: “offline le persone collaborano. Aderiscono a squadre,condividono obiettivi e lavorano insieme. Online le persone invece cooperano. Tessono la rete. Le persone contribuiscono ognuna con la propria parte,creata per lasciare la propria “impronta”. Nel mondo,sia virtuale che reale,è molto importante il concetto di COOPERAZIONE. Se nella vita si agisce sempre da soli,possiamo sicuramente fare un buon lavoro,ma se invece cooperiamo,o per dirla come Downes siamo online,il lavoro che otterremo sarà sicuramente migliore...L'UNIONE FA SEMPRE LA FORZA!!!

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